Come ogni anno, le scuole si preoccupano di organizzare le attività per il periodo di formazione e prova, seguendo le indicazioni del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Una serie di lunghi decreti e linee guida accompagna la ricerca dello spaesato docente neoimmesso che difficilmente riesce ad avere un quadro chiaro del percorso che lo aspetta in termini di reale impegno nelle attività online e in quelle in presenza.
Con questo articolo vogliamo fare chiarezza e rassicurare i docenti neoimmessi sulla semplicità dei vari passaggi previsti che sembrano un grosso fardello ma in realtà si riducono a poche attività ben delineate. Chiaramente, lo svolgimento di alcune di queste, in presenza, può essere accompagnato più o meno bene a seconda dell’istituzione scolastica in cui vi trovate e della disponibilità dei soggetti coinvolti: Dirigente scolastico, Tutor a voi assegnato, ATA Amministrativi e Ufficio Protocollo.
Ma veniamo al dunque.
Normativa
La normativa che attualmente regola il periodo di formazione e prova per i docenti neoassunti e per i docenti che effettuano il passaggio in ruolo è definita:
- dalla circolare prot. N. 39972 del 15 Novembre 2022 (Linee operative);
- dal D.M. 226/22 (Disposizioni per formazione e prova docenti);
- dalle Note emanate da ciascun USR, Ufficio Scolastico Regionale, in merito alle Attività di formazione;
Per dovere di completezza abbiamo riportato la normativa ma, tralasciando i dettagli su chi sono i destinatari dell’anno di prova e via discorrendo, andiamo nel concreto a vedere quali sono le attività che ci riguardano.
Obblighi di frequenza
Uno degli obblighi più importanti e imprescindibili, durante il periodo di formazione e prova, è la frequenza. Sono previsti, come da art. 3 D.M. 850/2015:
- 180 giorni di servizio nel corso dell’anno scolastico;
- dei 180 giorni di cui sopra, almeno 120 devono riguardare le attività didattiche;
Rispondiamo subito alla vostre domande più ovvie ma senz’altro lecite.
D: Cosa rientra nei 180 giorni di servizio?
R: Tra i 180 giorni di servizio rientrano anche il sabato (se la scuola fa la settimana corta), la domenica, le sospensioni didattiche di Natale e Pasqua, gli scrutini, gli esami e ogni altro impegno di servizio. Siete comunque in servizio, anche se è domenica!
Non rientrano, chiaramente, i giorni di malattia, i giorni di congedo ordinario e straordinario, i giorni di aspettativa. Quindi, non potete permettervi di ammalarvi durante l’anno di prova, perchè questo requisito di frequenza è imprescindibile. In alternativa, in caso di malattia prolungata che superi il numero di giorni stabilito, l’anno di prova viene derogato al successivo.
D: Tra i 120 giorni di attività didattiche cosa c’è compreso?
R: Tra le attività didattiche rientrano i consigli di classe, i collegi docenti, le riunioni con i genitori, e ovviamente, le lezioni.
D: E se sono in part-time?
R: Se si è in regime di part-time i 180 giorni di servizio di cui 120 di attività didattiche, vanno ricalcolati proporzionalmente (Nota N. 36167 del 05/11/2015).
Ad esempio, se siete in part-time a 9 ore in una scuola secondaria di secondo grado:
180:18 = x:9 e 120:18 = x: 9
quindi, 90 giorni di servizio di cui 60 di attività didattiche. Superato questo obbligo di frequenza, potrete anche assentarvi.
Fasi del percorso formativo
Le fasi del percorso formativo sono 4, per un totale di 50 h:
- Incontri propedeutici e di restituzione finale (3h + 3h)
- Laboratori formativi dedicati (12h)
- Peer to Peer e osservazione in classe (12h)
- Formazione Online (20h)
Tranne il peer to peer e l’osservazione in classe, tutte le altre fasi del percorso formativo vanno rendicontate sulla piattaforma neoassunti che ogni anno INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa) mette a disposizione, sia dei docenti sia dei tutor.
Procediamo con ordine nello spiegare in cosa consistono le varie fasi. Prima però occorre, accennare ad un documento importante: il patto per lo sviluppo professionale.
Patto per lo sviluppo professionale
Il patto per lo sviluppo professionale è un documento che rappresenta per l’appunto il patto tra 2 soggetti coinvolti:
- il docente neoassunto;
- il dirigente scolastico che si avvale del parere del docente tutor;
Con tale documento si intende mettere per iscritto il percorso teorico da intraprendere per il raggiungimento degli obiettivi finali.
Dovrebbe essere predisposto e firmato ad inizio anno, dopo il provvedimento di assegnazione dei tutor ai docenti neoassunti ma, in pratica, spesso si rimanda la sua elaborazione in primavera, abbondantemente ad anno in corso.
Primi passi da compiere sulla piattaforma Neoassunti INDIRE
Il primo passo da compiere nella piattaforma INDIRE per i neoassunti è quella di compilare, sotto la sezione PORTFOLIO, il curriculum formativo ed il bilancio iniziale.
Curriculum formativo
Nel Curriculum formativo ci viene chiesto di descrivere quali sono state le esperienze più significative del percorso verso la professione docente e come hanno contribuito a sviluppare competenze utili nella nostra professionalità.
Nelle FAQ viene esplicitato che non bisogna redigere un vero e proprio Curriculum Vitae, in cui menzioniamo, ad esempio, titoli di studio, corsi, ecc. Occorre semplicemente indicare 3 esperienze che hanno contribuito, secondo noi, a formare il docente che siamo oggi.
Bilancio delle competenze
Nel bilancio delle competenze occorre indicare le competenze che già si possiedono e quelle che si intendono potenziare, anche attraverso i laboratori formativi.
La piattaforma propone di indicare fino a 3 descrittori di competenze per ognuno dei 9 ambiti di cui si compone il Bilancio. Dopo averli indicati occorre brevemente fornire una motivazione sulle nostre scelte, se possibile in relazione ad esperienze concrete o evidenze.
Alla fine della compilazione viene chiesto di inviare il Bilancio delle competenze in maniera definitiva e, nell’area Dossier Finale sarà possibile scaricare il pdf che occorrerà poi allegare al fascicolo finale, da consegnare alla commissione di valutazione, costituita dal Dirigente scolastico e da altri docenti facente parti del comitato di valutazione neoassunti.
Incontri propedeutici e di restituzione finale (3h + 3h)
L’incontro propedeutico e quello di restituzione finale vengono organizzati dalla scuola polo che si occupa della formazione dei neoassunti. In genere, è un istituto scolastico nei pressi di quello in cui il neoassunto presta servizio. Dopo l’esperienza del COVID-19, molte attività vengono svolte online anzichè in presenza, come questi incontri o gli stessi laboratori formativi. Questo è molto comodo per i docenti pendolari.
Gli incontri sono obbligatori e costituiscono, rispettivamente, una sorta di introduzione e riepilogo delle attività che dovranno essere svolte durante l’anno; in cui vengono rinfrescate le normative e alla fine dei quali possono essere rivolte domande, dubbi e curiosità allo staff.
La durata di questi incontri è di 3h per l’incontro iniziale e 3h per quello finale. Nell’incontro finale è possibile che vengano fatte delle domande a campione ad alcuni docenti neoassunti per descrivere la loro esperienza riguardo l’attività svolta, i laboratori formativi organizzati dalla scuola e in che modo possano aver positivamente influito nella didattica dell’insegnante.
Laboratori formativi
Ogni docente neoassunto deve frequentare almeno 2 laboratori formativi. Durante la prima parte dell’anno la segreteria provvederà ad inviare un’email in cui chiederà di ordinare i possibili laboratori (previsti dall’art. 8 del D.M. 850/2015) in base alle preferenze:
- iniziative e provvedimenti legati alla gestione delle istituzioni scolastiche in fase di emergenza pandemica
- metodologie e tecnologie della didattica digitale e loro integrazione nel curricolo
- competenze digitali dei docenti
- inclusione sociale e dinamiche interculturali
- gestione della classe e dinamiche relazionali, con particolare riferimento alla prevenzione dei fenomeni di violenza, bullismo e discriminazioni
- competenze relazionali e competenze trasversali (soft-skills e character skills)
- bisogni educativi speciali
- motivare gli studenti ad apprendere
- innovazione della didattica delle discipline
- insegnamento di educazione civica e sua integrazione nel curricolo
- valutazione finale degli apprendimenti
- percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento
- educazione sostenibile e transizione ecologica, con particolare riferimento al Piano “Rigenerazione Scuola” presentato nel corso del 2020-2021.
Dopo che sono pervenute le preferenze di tutti i neoassunti della provincia, l’USP (l’ambito provinciale dell’USR in questione) invia alla scuola polo i risultati e quest’ultima organizza i laboratori.
I laboratori vengono organizzati in incontri pomeridiani e prevedono degli approfondimenti riguardanti le tematiche estratte, per un totale di 12 ore.
Dopo aver seguito i laboratori formativi, l’attività va rendicontata nella piattaforma INDIRE, selezionando da un menù a tendina i laboratori frequentati, indicando se in presenza o online e, infine, aggiungendo un breve commento sull’esperienza laboratoriale.
Peer to peer e osservazione in classe
Questa attività, viene svolta in presenza a scuola. Consta di 12h totali, di cui le prime 3h, sono di progettazione condivisa con il tutor che ci è stato affiancato. Si dovrà progettare semplicemente un’UDA o estrapolarne una parte dalla programmazione del neoassunto (a seconda di come ci si accorda e della disponibilità o degli impegni del tutor).
Successivamente, si ha una fase di osservazione reciproca in classe in cui il neoassunto assiste a 4h di lezione del tutor (anche in classi diverse). Viceversa il tutor segue il neoassunto nelle sue classi, per 4h. Verranno svolte, normalmente le attività didattiche previste dall’UDA e verranno, contestualmente, compilate le schede di osservazione (fornite dalla scuola). Si tratta di uno specchietto in cui indicare postura, gestualità del docente, tipo di attività, numero studenti e altre informazioni utili alla documentazione finale da consegnare alla commissione.
Infine, l’ultima ora rimanente, il tutor e il docente neoimmesso si incontrano per tracciare un bilancio finale dell’attività, verificando l’esperienza appena svolta e redigendo una relazione.
Formazione Online
L’ultima fase, la formazione online, valutata come impegno di 20 ore, consiste semplicemente nel compilare tutto ciò che rimane nella piattaforma Neoassunti INDIRE, ovvero:
Attività Didattica
Consiste nel trascrivere, secondo il format che ci propone la piattaforma, l’UDA così come è stata progettata col tutor. Inoltre, è presente una scheda in cui occorre riflettere sull’attività didattica svolta, indicando le aspettative, i risultati, i punti di forza o da migliorare del lavoro, così come è stato svolto.
Bilancio finale e bisogni formativi futuri
L’attività Bilancio finale e Bisogni formativi futuri permette di esprimere le proprie considerazioni sull’evoluzione delle competenze acquisite alla luce di quanto indicato nel Bilancio iniziale e, inoltre, di indicare in quali ambiti tematici si ritiene di voler approfondire la propria formazione.
Per fare ciò, viene richiesto di redigere un breve testo di riflessione sulle competenze sviluppate durate l’anno di formazione e prova e sui bisogni formativi futuri, motivandone le scelte.
Dossier finale
L’area dossier finale consente di visualizzare, inviare e stampare tutto ciò che viene prodotto dalla piattaforma. Dapprima i documenti sono disponibili in bozza, in formato PDF e, infine, dopo aver convalidato definitivamente il tutto, in versione definitiva.
In particolare, occorre stampare e consegnare alla commissione il:
- Dossier finale
- Bilancio iniziale delle competenze
- Bilancio finale e bisogni formativi futuri
N.B. Prima di poter stampare il dossier finale, la piattaforma obbliga a compilare un questionario di valutazione sulla piattaforma e sui metodi utilizzati per la formazione del personale neoimmesso in ruolo. Tale documentazione è solo a fini statistici e non deve essere consegnata alla commissione.
Test esame davanti alla commissione di valutazione
Finito tutto il percorso, per un totale di 50 ore, si arriverà al giorno in cui si verrà ufficialmente esaminati davanti al dirigente scolastico e al comitato di valutazione neoassunti. Ricordiamo che la commissione fornisce solo un parere non vincolante e che la decisione finale sulla conferma in ruolo spetta solo al dirigente scolastico.
A partire dall’anno scolastico 2022/2023 è cambiata, a livello teorico, la discussione finale sul percorso seguito dal docente neoassunto, prevedendo un cosiddetto Test.
Questo ha suscitato paure e preoccupazioni perchè, in un primo momento, il Ministero non aveva dato alcuna indicazione in merito. Ci si chiedeva se fosse a scelta multipla, a risposta aperta, cosa riguardasse… In realtà, nulla di tutto ciò, impropriamente, con la parola test si intendeva una verifica della documentazione prodotta dal neoassunto, partendo dalla piattaforma INDIRE fino a quella relativa alle relazioni del peer to peer.
Verificata la documentazione, la commissione chiederà al candidato di esporre le proprie considerazioni e autovalutazioni sull’esperienza dell’anno di prova e, infine, il dirigente scolastico (se non avrà nulla da obiettare) confermerà il ruolo per il docente neoassunto.