Le auto ibride non sono tutte uguali! Partiamo da questo presupposto e analizziamo nel dettaglio l’attuale offerta tecnologica messa a disposizione dalle case costruttrici.
Nello scegliere una nuova auto, al di là delle scelte di gusto personali, affezione al marchio, piacere estetico, è fondamentale scegliere con consapevolezza il tipo di motore e di tecnologia presente, onde evitare spiacevoli sorprese dopo l’acquisto. Qualunque ripensamento, infatti, non potrà essere fatto valere perché la scelta avviene senza costrizioni e l’ignoranza su una o più “caratteristiche”, che magari, si scoprono a posteriori, non è ammessa.
Esistono quattro tipi di motorizzazioni ibride: micro hybrid, mild hybrid, full hybrid e plugin hybrid.
Micro Hybrid
Le auto Micro Hybrid, rispetto alle tradizionali auto hanno solo uno starter/generatore collegato ad una batteria aggiuntiva, molto piccola, dedicato al sistema start & stop, il quale, spegne e riaccende l’auto quando ci si appresta ad arrestare, premendo il pedale del freno. La configurazione di tale sistema è a 12 Volt. Tale sistema non è collegato alla trazione dell’auto e non può far muovere il veicolo autonomamente. Il sistema micro ibrido aumenta l’efficienza del 5-10% prettamente alimentando i sistemi di bordo quando il veicolo è fermo ed evitando lo spreco di carburante conseguente.
Mild Hybrid
Le auto mild hybrid sono più diffuse. Il loro costo è minore rispetto alle full hybrid ma ovviamente la resa, in termini energetici, è di gran lunga inferiore. Si tratta di un sistema molto leggero, costituito da una piccola batteria abbinata ad un motore elettrico che viene utilizzato solo a bassa velocità per pochi km. La configurazione di tale sistema è a 48 Volt e non permette all’automobile di poter viaggiare senza l’aiuto del motore termico. Il sistema mild hybrid aumenta l’efficienza, in termini di consumo di carburante dell’ordine del 20-30%, garantendo un piccolo boost nelle accelerazioni o nelle partenze e recuperando l’energia necessaria a caricare la piccola batteria in ogni frenata.
Full Hybrid
Le auto full hybrid sfruttano un pacco batterie più grande dai 700 Watt ai 4 KWh, in base al peso e alla dimensione del veicolo. Sono in grado di muoversi in maniera completamente elettrica per qualche km attraverso l’uso di uno o più motori elettrici. Il sistema ricarica le batterie durante le discese e le frenate. Più si allunga la frenata, ritardando l’arresto, più si carica la batteria. La batteria, può essere caricata anche dal motore stesso che convoglia parte dell’energia alla batteria, la quale viene preservata lavorando nel range 80%-34%, cioè non può salire o scendere sotto tale soglia.
Plugin Hybrid
Le auto plugin hybrid funzionano come le full hybrid ma sono dotate di un pacco batteria più grande, dell’ordine dei 13-18 KWh. Questa configurazione, permette al veicolo di percorrere dai 50 agli 80 km in solo elettrico. Sono anche dette “ibride alla spina” perché le batterie si possono caricare dalla presa domestica o dalle colonnine, rendendo il funzionamento dell’auto uguale ad una macchina elettrica ma con autonomia limitata agli spostamenti cittadini quotidiani.
Agevolazioni
Tutte le ibride, anche le micro, hanno un costo superiore rispetto alle auto tradizionali ma godono di agevolazioni fiscali:
- ecobonus con sconto sul prezzo d’acquisto;
- esenzione dal pagamento del bollo per 3-5 anni con differenze di legislazione tra regioni;
- accesso alle zone a traffico limitato (ZTL);
- strisce blu gratuite in alcune regioni;
Cosa Scelgo?
Adesso che abbiamo chiaro cosa offrono le quattro tecnologie hybrid sul mercato, possiamo scegliere con consapevolezza o usare le nostre conoscenze per capire cosa stanno cercando di venderci.
Una 500 hybrid possiede una tecnologia mild hybrid in cui uno starter generatore aiuta il motore termico sia all’avviamento che in partenza. Tale sistema è alimentato da una batteria a 12 volts e non può far muovere l’auto in autonomia. Il costo dell’autovettura sarà sicuramente inferiore ma il vantaggio del sistema ibrido è minimo.
Un’auto Full hybrid permette di percorrere qualche km in solo elettrico ed offre la vera esperienza dell’ibrido. L’abbattimento dei consumi è notevole rispetto al motore termico che di suo ha già un’inefficienza minore.
Se poi il budget lo permette, o magari sfruttando una soluzione di leasing, un’autovettura plugin hybrid permette di coprire il percorso casa-lavoro in solo elettrico e massimizzare l’efficienza, a patto di possedere un garage dove tenere in carica l’auto, magari con un impianto fotovoltaico che garantisce una sufficiente autoproduzione. D’altronde, le vetture plugin hanno una batteria dell’ordine dei 10-18 KWh che si carica facilmente anche senza avere una stazione di ricarica casalinga (wallbox). Erogando 2 KWh basterà la notte per ricaricare quasi completamente l’auto (in 7 ore 14 KWh), con il vantaggio che un’improvvisa necessità di usare il veicolo non viene compromessa, in quanto, rispetto ad una macchina full electric, si può sempre viaggiare a benzina.